Stabilizzazione di aree in frana Interventi frana
Quando le forze che spingono sul terreno superano le forze che oppongono resistenza si perde l'equilibrio e si manifesta una frana. Le conseguenze possono essere disastrose, sia per i manufatti che per le persone.
Interventi frana
Nicchia di distacco di una piccola frana attivatasi in seguito alle abbondanti piogge nel comune di Caltanissetta
L'intervento del geologo è spesso finalizzato ad individuare le cause del dissesto, comprendere le motivazioni che hanno indotto alla perdita di equilibrio, cercando di ripristinarlo e di riportare la situazione allo stato originario.
Procedura operativa
- Localizzazione dell’area di intervento su base cartografica 1:5.000 (Carta Tecnica Regionale) con indicazione del numero di elemento (il numero è composto da 6 cifre di cui le prime tre sono relative al Foglio IGMI in scala 1:50.000).
- Analisi fotointerpretativa su stereocoppie e restituzione dei risultati; in caso di disponibilità di stereocoppie riprese in epoche differenti, analisi fotointerpretativa multitemporale e sintesi della dinamica evolutiva del/dei fenomeno/i.
- Rilevamento geolitologico e geomorfologico di dettaglio sull’area in esame (scala 1:2.000, 1:5.000).
- Studio geolitologico degli affioramenti esistenti e caratterizzazione speditiva delle terre secondo le norme UNI EN14688 (1-2) e delle rocce secondo la norma UNI EN 14689.
- Redazione di una carta geolitologica di dettaglio (scala 1:5.000 o scala maggiore) ottenuta con base topografica della Carta Tecnica Regionale.
- Redazione di una carta geomorfologica di dettaglio (scala 1:5.000 o scala maggiore) ottenuta su base topografica della Carta Tecnica Regionale.
- Determinazione delle caratteristiche di circolazione idrica sotterranea dell’area anche attraverso il censimento di eventuali pozzi presenti in zona.
- Rassegna fotografica con fotografie panoramiche dell’area, identificazione dei punti di ripresa e particolari delle stazioni di rilievo e misura.
- Progettazione di una campagna di indagini dirette e indirette volta alla definizione degli spessori di terreno rimaneggiato ed alla installazione di strumentazione di controllo/monitoraggio (inclinometri, piezometri, estensimetri, tubi spia, ecc.). Il numero di indagini è funzione della complessità geologica e morfologica dell’area ma deve garantire la ricostruzione di profili longitudinali e trasversali attraverso la disponibilità di dati litostratigrafici, idrogeologici e fisici (anche da prove in situ) delle terre in corrispondenza di ciascuna opera strutturale.
- Realizzazione di rilievi tridimensionali del fenomeno franoso mediante tecniche remote (laser scanner, stereoscopia terrestre, ecc.) – OPZIONALE.
- Presentazione degli elaborati prodotti a seguito dell’esecuzione della campagna di indagini geognostiche.
- Ricostruzione di profili longitudinali e/o trasversali con indicazione delle indagini eseguite.
- Ricostruzione geometrica del sottosuolo in corrispondenza degli interventi strutturali (palificate, paratie, drenaggi profondi, ecc.).
Un team di geologi siciliani per indagini geologiche in tutta la Sicilia
- Ricostruzione dei livelli piezometrici e dello schema di circolazione idrica nel sottosuolo.
- Considerazioni geologico-applicative sull’esecuzione delle opere.
- Redazione della relazione di sintesi in cui vengano descritti:
- lo scenario geologico locale in relazione con quello regionale;
- lo scenario geomorfologico di riferimento in cui si inquadra il fenomeno oggetto di interventi;
- la descrizione accurata del fenomeno (anche per mezzo di immagini) e la sua classificazione cinematica;
- lo stato di attività del fenomeno, la distribuzione, lo stile e lo stadio;
- le caratteristiche litologiche dei terreni coinvolti dal fenomeno ed affioranti o sub-affioranti;
- lo schema di circolazione idrica sotterranea con riferimento ai livelli piezometrici rilevati, alle direttrici di deflusso idrico sotterraneo ed alle caratteristiche di permeabilità dei diversi litotipi;
- il valore delle accelerazioni di progetto con riferimento alle NTC 2008 nei settori in cui sono previste opere in CLS armato;
- gli esiti degli studi di Microzonazione Sismica compresa la RSL;
- gli esiti degli studi propedeutici alla redazione dei Piani Stralcio per l’Assetto Idrogeologico e di quanto altro prodotto da Enti o strutture pubbliche per la definizione dei livelli di pericolosità locali;
- l’analisi delle criticità geologico-applicative in relazione con l’intervento di progetto. In relazione con la quantità e la qualità dei dati acquisiti (mediante specifiche indagini e/o rilievi di campo) e con l’articolazione dell’intervento il Professionista esprimerà un giudizio di attendibilità del modello geologico- geomorfologico ricostruito, al fine di consentire all’estensore dello studio geotecnico, di predisporre ulteriori approfondimenti. L’attendibilità viene espressa attraverso un indice cui corrispondono i seguenti livelli: 1=scarso; 2=mediocre; 3=sufficiente; 4=buono; 5=ottimo.
- Progettazione dei sistemi di monitoraggio in corso d'opera e definitivi con stesura dei capitolati con le schede tecniche e le specifiche delle attrezzature, modalità di installazione, di controllo e di elaborazione dei dati.
drenaggio terreni
Creazione di un canale per il drenaggio delle acque di infiltrazione